Trattamenti del pavimento pelvico Roma

Quali sono i sintomi dei problemi alla prostata da osservare per intervenire tempestivamente nelle cura dei problemi di questa ghiandola? In caso di un aumento delle dimensioni della prostata, in caso di difficoltà ad urinare con una frequenza non usuale, un maggiore sforzo quando si vuole urinare, incontinenza, impossibilità a svuotare completamente la vescica. Sono solo alcuni dei segnali principali da tenere sott'occhio. 

Ma che cos'è la prostata e qual è la sua funzione?

La prostata è una ghiandola che si trova nell'apparato genitale maschile, attorno all'uretra, il canale per mezzo del quale l'urina viene trasportata dalla vescica verso il pene. Qual è la funzione principale della prostata? La funzione della prostata è quella di produrre gran parte di liquido seminale che contiene gli spermatozoi, ovvero dello sperma. La prostata controlla anche l'eliminazione dell'urina dalla vescica. A causa di questo duplice ruolo della prostata, i sintomi dei disturbi di questa ghiandola possono riguardare sia difficoltà ad urinare che problemi di tipo sessuale.

I problemi della prostata si presentano sotto due forme principali: vi è un aumento delle dimensioni della prostata - IPB (ipertrofia prostatica benigna); la prostatite, un’infezione batterica che può sopraggiungere senza preavviso e portare a conseguenze gravi - prostatite acuta, prostatite cronica. L’infezione cronica può seguire quella acuta. I segni comuni di aumento delle dimensioni della prostata compaiono solitamente dopo i 45 anni.

Solitamente, un primo sintomo di problemi alla prostata coincide con una maggiore necessità di urinare durante la notte ed un crescente bisogno dello stimolo, nel tempo. Contestualmente potrebbero anche insorgere altri disturbi urinari, come la difficoltà nell'emissione di pipì e l'impossibilità di svuotare la vescica interamente, o come anche la perdita di qualche goccia di urina al termine della minzione.

I sintomi che abbiamo enucleato hanno tutti una causa che li accomuna, ovvero la diminuzione delle dimensioni dell’uretra provocata dalla crescita di tessuto prostatico che la circonda e che si forma attorno all'uretra. Naturalmente il disturbo varia a seconda della gravità, tuttavia l’aumento di dimensioni della prostata riguarda almeno il 50% degli uomini di età superiore ai 50 anni, ed il 90% di uomni con età superiore agli 80 anni.

La prostatite è più rara e avviene in persone più giovani, senza comportare l'aumento delle dimensioni. Sebbene alcuni sintomi possono ricordare quelli dell’IPB, altri sono più tipici dell’infezione.

Fra i sintomi della prostatite acuta vi sono febbre, dolori nella parte bassa della schiena, brividi. La prostatite cronica solitamente è associata a quadri di lieve entità di questi sintomi, ma potrebbe anche provocare disfunzioni sessuali, una eiaculazione dolorosa e la secrezione dall’uretra.

Nel corso della prostatite l’infezione può raggiungere i testicoli e l’epididimo, il condotto che si trova dietro ad ogni testicolo e che permette il trasporto dello sperma dai testicoli. L’infezione potrebbe essere anche trasmessa al partner sessuale. A causa dell’IPB, la vescica può non essere in grado di svuotarsi del tutto ed il ristagno di urina nella vescica può portare a delle infezioni ed alla formazione di calcoli.

La ritenzione di urine comporta dolori e dovrebbe essere trattata con urgenza medica. Se viene interrotta l’eliminazione di urina, la pressione all’interno della vescica può consentire il reflusso dell’urina fino ai reni con il rischio di danni permanenti. Con l’aumento dell’età media, si è verificato un incremento del numero di uomini con problemi di prostata.

Alcuni aspetti dell’IPB sono ancora poco conosciuti. Il risultato di questo è che i problemi della prostata presentano tante controversie sia per quanto riguarda quando iniziare un trattamento medico, sia per quanto riguarda i vantaggi relativi del trattamento chirurgico standard e delle nuove forme di trattamento medico che sono attualmente disponibili.

Come affrontare il problema dell'incontienza

Se il problema dell'incontinenza vi riguarda, se avete notato i sintomi dell'incontinenza, come un'incapacità di controllare il bisogno di urinare, l'involontaria fuoriuscita di pipì quando si tossisce, si ride, starnutisce, o quando si svolge attività fisica e movimento, allora è il caso di prendere provvedimenti. Sebbene correlata all'età, l'incontinenza - involontaria perdita di urine - non è solo una conseguenza dell'invecchiamento.

Il problema dell'incontinenza si verifica anche nelle donne più giovani e può essere correlato a qualche patologia che può essere trattata. Con cure appropriate, il problema dell'incontinenza può essere migliorato e anche guarito. Se non trattato il problema può peggiorare, l'incontinenza può portare ad infezioni della vescica o del tratto urinario. La presenza di urine sulla cute può causare eruzioni fastidiose o altre malattie della pelle. 

Le donne sono più colpite degli uomini, normalmente, perché hanno il pavimento pelvico, costituito di tessuti e muscoli, che è soggetto ad indebolimento e tende a rilassarsi con l'età, a causa dei parti.

Il normale controllo dell'emissione delle urine coinvolge tutto l'apparato urinario, reni, ureteri, vescica, uretra, muscoli pelvici, e sistema nervoso centrale. Quando la vescica è piena, invia segnali ai nervi della colonna spinale che iniziano il noto riflesso della minzione: i muscoli della vescica si contraggono e spingono l'urina nell'uretra e poi all'esterno del corpo. L'incontinenza si verifica quando si interrompe per qualsiasi causa un punto qualsiasi di questo processo. 

Gli specialisti raggruppano l'incontinenza in tre macro categorie.

Nell'incontinenza da sforzo, i muscoli intorno all'uretra sono così deboli che non resistono a lungo ad un improvviso aumento della pressione della vescica. Tossire, starnutire, ridere, fare esercizio o qualsiasi altro movimento che aumenti improvvisamente la pressione nella vescica può causare la perdita di urine. 

Nell'incontinenza da stimolo, la vescica, come quella di un bambino, si contrae ogni volta che è piena, i pazienti non hanno alcun controllo sullo stimolo improvviso di urinare. Questa forma di incontinenza è molto frequente tra soggetti in buone condizioni di salute ma può anche verificarsi in soggetti con malattie del sistema nervoso centrale, come ictus, Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla. Tendenzialmente si verificano abbondanti perdite di urina, perché la vescica tende a svuotarsi completamente. 

L'incontinenza da sovradistenzione si verifica quando un paziente non sente più lo stimolo che segnala quando è il momento di urinare. La vescica non si svuota mai totalmente e rimane parzialmente piena; l'eccesso di urine viene perso di solito in quantità relativamente piccole. Questo tipo di incontinenza è associato al diabete o negli uomini all'aumento delle dimensioni della prostata con ostacolo al flusso delle urine. Mentre nelle donne un fibroma o un tumore dell'ovaio possono esserne la causa. Farmaci o malattie neurologiche che colpiscono i nervi della vescica possono pure essere cause frequenti.

Un intervento chirurgico sia a livello del tratto urinario che dei tessuti circostanti può lasciare cicatrici o altri danni che determinano l'incontinenza. Anche l'ernia del disco può indurre la perdita di urine premendo sui nervi che mandano i messaggi dalla e verso la vescica. 

Nelle donne, la gravidanza e il parto stirano ed indeboliscono la maggior parte dei muscoli che supportano il controllo delle urine, determinando l'incontinenza. Molti studi hanno dimostrato che più alto è il numero dei parti per via vaginale che una donna ha avuto più è probabile che presenti perdita di urine durante uno sforzo. Dopo la menopausa, la caduta dei livelli di estrogeni causa un assottigliamento dei tessuti delle vie urinarie, con indebolimento del pavimento pelvico e conseguente incontinenza. Questo è un effetto possibile collaterale di molti diuretici, sedativi, antidepressivi, antistaminici e altri farmaci. Talvolta basta parlare col proprio medico per cambiare terapia e risolvere il problema.

 

I trattamenti per curare la cistite

Le infezioni più lievi della cistite guariscono rapidamente con la semplice assunzione di medicinali preposti alla loro cura, o con rimedi esterni che si trovano nelle farmacie. Però, se i sintomi non passano dopo le 24 ore, è opportuno cercare il parere di un medico che possa prescrivere una terapia mirata. Non perdete tempo perché l'infezione potrebbe portare a problemi più seri.

Gli antibiotici per curare la cistite

Nella medicina convenzionale le infezioni della vescica sono trattate con una varietà di antibiotici. La fenazopiridina viene spesso somministrata per alleviare il dolore e il bruciore. Inoltre con l'aumento dell'assunzione di liquidi si effettua un lavaggio delle vie urinarie. 

Il tipo di antibiotico prescritto e la durata della terapia dipendono dal batterio che ha causato l'infezione. Molte tipologie di infezioni richiedono soltanto un paio di giorni per essere guarite e risolte. 

Alle persone anziane e in soggetti con patologie croniche, come il diabete, infezioni da HIV, viene prescritto un ciclo più lungo di trattamenti con antibiotici, che può anche sfiorare le due settimane. Alla fine della terapia può essere necessario sottoporsi ad un test di controllo per valutare se l'infezione sia passata o meno.

Ai pazienti le cui infezioni sono collegate a rapporti sessuali si possono somministrare piccole dosi di antibiotici da assumere ogni volta che si ha un rapporto sessuale. Alcuni medici prescrivono ormoni estrogeni, sia in forma di crema per un uso locale che sotto forma di pillole, per prevenire le recidive nelle donne in post-menopausa.

Nei casi in cui l'infezione è prodotta da un'ostruzione, come un calcolo renale o ingrossamento della prostata, può essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.  

trattamenti per la cistite

Tutti i consigli per prevenire la cistite

Vi sono dei rimedi per la prevenzione della cistite, che si possono adottare per evitare di incorrere in questo fastidioso disturbo. Vediamoli tutti, uno ad uno.

  • Adottate la massima igiene intima, pulendo a fondo la zona anale dopo aver evacuato. Le donne dovrebbero pulire anche la zona anteriore, non solo quella interessata dalle feci, per evitare di diffondere i batteri fecali all'uretra.
  • Urinate sempre non appena avvertite lo stimolo, senza attendere altro tempo e assicuratevi di aver vuotato completamente la vescica.
  • Indossate biancheria di cotone e vestiti ampi, comodi, non aderenti, che non trattengano calore e umidità.
  • Bevete inoltre molti liquidi

Bevande e cibi da evitare perché potrebbero irritare le vie urinarie ed aggravare il bruciore:

  • alcol
  • caffè
  • tè nero
  • cioccolata
  • bevande gassate
  • succhi di agrumi
  • agrumi
  • pomodori
  • aceto
  • zucchero
  • cioccolato
  • dolcificanti artificiali
  • cibi ricchi di spezie

* Sono consigliabili supplementi di vitamina C e di vitamina A (sempre da assumere sotto parere medico) - La vitamina C aumenta l'acidità dell'urina, cosa che ostacola la crescita dei batteri, tuttavia potrebbe anche interferire con l'effetto di alcuni antibiotici e renderli meno efficaci.

Per le donne è opportuno inoltre:

  • vuotare la vescica subito dopo un rapporto pr lavare via i batteri che possono essere stati spinti nell'uretra
  • evitare di utilizzare saponi e prodotti per l'igiene intima profumati, bagno schiuma e deodoranti intimi perché contengono sostanze che possono irritare l'uretra e renderla più vulnerabile alle infezioni.
  • se utilizzate un diaframma come metodo contraccettivo, assicuratevi che sia della misura corretta e tenetelo troppo a lungo. 

prevenire la cistite

Perché viene la cistite?

La maggior parte delle infezioni della vescica è causata da vari ceppi di Escherichia coli, un batterio comunemente presente nell'intestino. Le donne spesso sono colpite dalle infezioni della vescica come diretto risultato di rapporti sessuali, che possono spingere i batteri nella vescica attraverso l'uretra.

Alcune donne contraggono l'infezione, soprannominata cistite della luna di miele, quasi tutte le volte che hanno un rapporto. Inoltre le donne che hanno il diaframma, come metodo contraccettivo, sono più predisposte alle infezioni della vescica, probabilmente perché il diaframma preme sulla vescica impedendole di svuotarsi completamente, e i batteri si riproducono rapidamente nell'urina stagnante nella vescica.

Le donne incinte, che hanno la vescica sempre più compressa dal feto che cresce, sono più soggette alle infezioni per il medesimo motivo. Alcune persone possono anche presentare i sintomi di un'infezione pur non essendoci. 

Malgrado il disturbo sia fastidioso, la cistite è relativamente innocua e passa abbastanza rapidamente. 

Negli uomini, la cistite è quasi sempre il sintomo di una malattia preesistente e può dare adito a preoccupazioni. Spesso l'infezione è migrata dalla prostata o da un'altra parte del corpo, segnalando problemi in queste sedi. Può anche segnalare la presenza di tumore o di altra causa di ostruzione nelle vie urinarie. 

Recentemente alcuni studi hanno potuto trovare una connessione fra il crescente numero di infezioni della vescica negli uomini e nelle donne collegato a due batteri a trasmissione sessuale: la clamidia e il micoplasma. L'uso a domicilio  e in ospedale dei cateteri, tubi inseriti nella vescica per vuotarla, è spesso la causa delle infezioni. 

Se si sospetta una cistite, è consigliabile ricorrere al parere di un medico specialista. Presso lo Studio Medico Colombo è possibile effettuare delle diagnosi precise avvalendosi di personale specializzato e strumenti diagnostici di alta qualità.

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