Traumi sportivi Roma

Lesioni e traumi da sport

Le lesioni muscolari avvengono durante lo svolgimento di una disciplina sportiva. Il trauma subìto provoca la lesione delle fibre muscolari, che è bene trattare subito con la giusta serietà per poter proseguire con la propria attività sportiva altrimenti compromessa.

Le lesioni muscolari si dividono in quelle prodotte da trauma diretto (che possono essere di grado lieve, moderato o severo) e quelle causate da un trauma indiretto (contratture, stiramenti, strappi di diversi gradi).

Le lesioni muscolari da trauma diretto sono quelle che si verificano per il contatto diretto con un avversario, in sport come il calcio, il rugby, la pallacanestro, il football americano. Mentre le lesioni da trauma indiretto sono quelle che occorrono per lo più nelle discipline individuali, come il tennis o la corsa. 

Nel trauma diretto, a seconda della violenza del trauma e dello stato di contrazione del muscolo, si possono verificare contusioni o rotture muscolari.
I muscoli più esposti al rischio di traumi sono il deltoide, il quadricipite e i gemelli.

Il trauma indiretto può invece essere causato anche da una disfunzione neuro-muscolare, come un allungamento passivo del muscolo a causa di una forza di trazione applicata durante la fase di contrazione, oppure una rapida contrazione del ventre muscolare a partire da uno stato di rilasciamento completo. I muscoli più colpiti sono il bicipite brachiale e gli ischiocrurali.

Tali lesioni possono distinguersi in: elongazione, distrazione, stiramento e strappo.

Vi sono lesioni di I grado: rottura di poche fibre muscolari
Lesione di II grado: rottura di un discreto quantitativo di fibre muscolari
Lesione di III grado: interruzione quasi totale o totale del ventre muscolare.

lesioni muscolari e cause

Le cause delle lesioni muscolari

Fra le cause che contribuiscono ai traumi e alle lesioni muscolari si possono annoverare: uno scarso allenamento o un inadeguato riscaldamento prima della prestazione sportiva, oppure un eccessivo affaticamento che rende scoordinati i movimenti.

Fra le cause esterne che possono compromettere la salute muscolare, vi sono ad esempio le condizioni climatico‑ambientali come un'elevata umidità e/o una bassa temperatura esterna, ma anche un terreno di gioco poco adatto.

I sintomi delle lesioni muscolari

Come riconoscere una lesione muscolare? I sintomi principali legati alle lesioni muscolari sono la comparsa di dolore e, in casi più gravi, l'impossibilità di utilizzare o appoggiare a terra un arto. Inoltre, un trauma sportivo può anche comportare la rottura dei vasi capillari, oltre che delle fibre muscolari, col rischio di un'emorragia. È tipica la formazione di ematomi o di ecchimosi superficiale.

In seguito ad un trauma, il dolore compare improvvisamente durante l'attività sportiva. Possiamo suddividere la gravità delle lesioni (da forme lievi sino a forme molto gravi)  in base alla quantità di fibre che si sono rotte. Quando il muscolo è interrotto in modo completo, si parla di "strappo muscolare".

Il dolore può variare anche in relazione della regione anatomica interessata, con una sensazione di tipo trafittivo o crampiforme a livello della coscia e di tipo contusivo nelle lesioni a carico dei muscoli del polpaccio.

La classificazione delle lesioni muscolari

Le lesioni muscolari possono essere classificate in due categorie a seconda della causa che ha generato il trauma, e che può essere 'diretta' oppure 'indiretta'.

Le lesioni muscolari si possono pertanto suddividere in:

- Lesioni muscolari da trauma diretto dove è un'azione diretta a produrre il trauma (tipico di sport da contatto con avversario).
- Lesioni muscolari da trauma indiretto che comportano l'esistenza di forze lesive di diversa natura.

Le lesioni da trauma diretto possono essere classificate in tre gradi di gravità:

- Grado lieve
- Grado moderato 
- Grado severo

La classificazione delle lesioni da trauma indiretto: 

- Contrattura 
- Stiramento 
- Strappo di I° grado 
- Strappo di II° grado 
- Strappo di III° grado

stiramento muscolare

La contrattura

La contrattura comporta un aumento del tono muscolare conseguente all'attività sportiva. Si tratta quindi di uno stato involontario, in cui il muscolo non riesce ad allungarsi adeguatamente. Solitamente una contrattura si manifesta dopo un periodo medio breve dalla fine dell'attività sportiva e può durare anche per diversi giorni. Da non confondere la contrattura con lo strappo; la contrattura non produce infatti lesioni muscolari.

In queste circostanze è consigliabile sospendere l'allenamento perché il proseguimento può causare danni più seri come l'elongazione o la lacerazione del tessuto muscolare. Fra le cause di una contrattura vi sono anche altri fattori: tensione emotiva, assenza o carenza di riscaldamento, sforzo muscolare eccessivo, disturbi posturali e/o anatomici. Come prevenire la contrattura? Fra i rimedi possibili di prevenzione di una contrattura vi sono massaggi professionali ed esercizi di allungamento come lo stretching, che possono agevolare il recupero post traumatico.

Lo stiramento muscolare

Lo stiramento muscolare provoca una elongazione delle fibre, con un dolore immediato ed acuto che non comporta, tuttavia, la sospensione dell'attività sportiva. Come trattare lo stiramento muscolare? Sono consigliati il riposo e l'applicazione di ghiaccio nell'area compromessa. Un bendaggio compressivo, con l'ausilio di antinfiammatori locali può essere accelerare la ripresa dell'attività che, di solito, può avvenire dopo 2 settimane. 

Lo strappo muscolare

Lo strappo muscolare porta alla rottura parziale o totale di un muscolo. Vi sono diversi gradi di gravità dello strappo muscolare. La lesione è definita di primo gradomse interessa la rottura di meno del 5% delle fibre; di secondo grado se è presente la rottura di fibre e di fascicoli muscolari; di terzo grado quando interessa totalmente o in misura elevata un muscolo.

L'effetto visibile di uno strappo è la formazione di un ematoma che assume le dimensioni proporzionali allo strappo stesso. Nelle lesioni di terzo grado diviene visibile e palpabile anche una depressione nell'area del trauma. La riparazione del danno determina la comparsa di tessuto cicatriziale che potrà compromettere l'elasticità e la funzionalità del muscolo. In queste circostanze è bene consultare un medico professionista per intervenire chirurgicamente alla sutura della lesione. Assolutamente indispensabili riposo e terapia antinfiammatoria. 

La contusione

La contusione è il frutto di un trauma che provoca un più o meno grave versamento sanguigno a causa di una lesione. Tipica la comparsa di un ematoma causato da un accumulo di sangue fuoriuscito, in una zona circoscritta del corpo, nella stessa sede dell'evento traumatico. L'ematoma che si forma in seguito alla contusione, a seconda delle sue dimensioni, può rivelare il grado di gravità della contusione. Se sono ematomi grossi, si dovrà procedere con l'asportazione chirurgica.

Possiamo suddividere le contusioni in:

- contusioni cutanee, di diretto interesse della cute con evidenti ematomi
- contusioni muscolari, che interessano la cute e la parte carnosa di un muscolo
- contusioni tendinee, che interessano il tendine
- contusioni articolari, a carico di una articolazione e possono determinare versamento ematico o sinoviale. Le contusioni articolari richiedono un trattamento antibiotico.
- contusioni ossee, che interessano la cute, la membrana di rivestimento osseo e possono portare ad infezioni del periostio.

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