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La sindrome femoro-rotulea è nota anche come "ginocchio del corridore" e può avere diverse cause: traumi, alterazioni ossee, lassità dei tessuti molli, anche se nella maggior parte dei casi il motivo è da ricercare nell'eccessivo sovraccarico cui è sottoposta l'articolazione.

La condropatia rotulea colpisce maggiormente le donne e gli sportivi, corridori e saltatori che sforzano l'articolazione con ripetute flessioni del ginocchio. 

Cause della condropatia rotulea

Le cause di questa patologia possono essere diverse, la più comune è il sovraccarico eccessivo cui viene sottoposta l'articolazione, ma tra le cause vi sono anche traumi diretti e indiretti, il ginocchio valgo, la deformazione rotulea, il piede pronato, la retrazione del legamento alare.

Altre concause sono la sedentarietà ed il sovrappeso, un fattore di rischio molto frequente.

Il sintomo più evidente della condropatia è il dolore che si manifesta localizzato tra rotula e femore, in area mediale del ginocchio avvertito soprattutto quando si flette il ginocchio e quando ci si alza dopo aver trascorso molte ore seduti. Al dolore, spesso, si accompagna anche uno scricchiolio, causato dalla ruvidità della cartilagine. Talvolta l'articolazione può arrivare a gonfiarsi.

In altri casi la condropatia rotulea può non avere sintomi. Prima di intervenire è necessario che uno specialista faccia una diagnosi una anamnesi e test da eseguire sul ginocchio.

Nei casi più gravi, qualora si verifica una lussazione della rotula o un allineamento scorretto dovuto a malformazioni ossee può essere necessario ricorrere ad intervento chirurgico, altrimenti sono sufficienti ed efficienti interventi di crioterapia e fisioterapia, per alleviare il dolore e lo stato infiammatorio, oltre che per recuperare le normali funzionalità del ginocchio.

Nella fase acuta non si deve sottoporre il ginocchio a sforzi eccessivi. Il medico potrebbe prescrivere un tutore che mantiene centrata la rotula all'interno della gola intercondiloidea. Un intervento possibile è quello della magneto terapia affiancanto da un programma di allungamento e rinforzo muscolare.

I tempi di ritorno ad una semi-normalità per chi pratica sport e alle normali attività quotidiane può variare di caso in caso, perché non tutti hanno le stesse risposte alla terapia. Potrebbero essere necessari circa 2 mesi per eliminare il dolore. Per ritornare alle normali attività della vita quotidiana sono sufficienti 2 settimane di fisioterapia.