Osteoporosi: sintomi e diagnosi
Introduciamo cosa si intende per osteoporosi, quali sono i suoi sintomi e quali gli strumenti per diagnosticare la densità ossea.
L'osteoporosi è una condizione che comporta un indebolimento delle ossa, che possono subire fratture. Quelle a più alto rischio di frattura sono le ossa della colonna vertebrale, dell'anca e del polso.
Nelle persone anziane, le fratture dell'anca possono essere particolarmente compromettenti perché l'immobilità prolungata durante il processo di guarigione può portare a coaguli di sangue o a polmonite, condizioni di salute che possono avere conseguenze fatali.
L'80% delle persone soggette ad osteoporosi sono donne. Gli esperti ritengono che le donne sono più sensibili perché le loro ossa tendono ad essere più fragili rispetto a quelle degli uomini, anche a causa dei cambiamenti ormonali dopo la menopausa, che accelerano la perdita di massa ossea.
Che cosa causa l'osteoporosi? Anche se la causa esatta di osteoporosi non è nota, è chiaro il processo attraverso il quale l'osso diventa poroso.
Con l'avanzare dell'età, le ossa iniziano a perdere il calcio più velocemente di quanto possano sostituirlo. Per le donne, la perdita di densità ossea accelera durante i primi cinque anni dopo la menopausa, per poi rallentare.
I medici ritengono che questo rapido aumento in post-menopausa di perdita di calcio possa essere causata da un forte calo della produzione del corpo di estrogeni, che sembra aiutare a mantenere il calcio nelle ossa. Anche se una certa perdita di densità ossea è una condizone naturale dell'invecchiamento, alcune donne corrono un rischio maggiore di sviluppare ossa porose e quidni di sperimentare fratture ossee associate ad osteoporosi.
Le donne molto magre corrono naturalmente un rischio più elevato, come anche le fumatrici, o chi ha sempre vissuto una vita sedentaria. Alcune condizioni mediche che aumentano i rischi di osteoporosi sono alcune malattie, come quelle renali, la sindrome di Cushing, e una tiroide iperattiva o paratiroide.
Quali sono i sintomi per riconoscere l'osteoporosi?
Nelle prime fasi dell'osteoporosi, probabilmente non ci sono sintomi evidenti. Col progredire della malattia, possono insorgere sintomi legati all'indebolimento progressivo delle ossa. I sintomi da tenere sotto osservazione sono mal di schiena, perdita di altezza, incurvamento della schiena, ovvero la formazione di una gobba.
Nei casi più avanzati si possono verificare delle fratture a causa di lievi infortuni come cadute, specialmente all'anca, della colonna vertebrale e del polso.
I trattamenti per l'osteoporosi si concentrano sulla prevenzione per evitare di andare incontro a peggioramenti della malattia, anche se alcuni nuovi farmaci sembrano in grado di contribuire ad invertire la degenerazione dell'osteoporosi.
Strumenti diagnostici per misurare la densità ossea
Vi sono diversi metodi per controllare la densità ossea, tra cui l'ecografia e la tomografia computerizzata quantitativa (QCT), la densitometria ossea, una radiografia che misura rapidamente e con precisione la densità ossea.
MOC a basso dosaggio
La MOC è un esame per verificare la quantità di calcio presente nelle ossa. MOC è l'acronimo di "Mineralometria Ossea Computerizzata", ed è un esame che serve a misurare la quantità di calcio presente nelle ossa e a determinare il grado di mineralizzazione e l'eventuale condizione di osteoporosi.
Chi può sottoporsi all'esame della MOC?
Sicuramente la MOC si rivela indispensabile alle donne in menopausa, che sono maggiormente a rischio di demineralizzazione ossea.
La MOC valuta la misura dell'oesteporosi, trattandosi di una densitometria che esprime la densità in sali minerali dell'osso. L'osteoporosi, come accenanto, è caratterizzata da una riduzione del contenuto di sali di calcio dell'osso.
Questo esame si può effettuare in diversi modi, per mezzo di ultrasuoni su ossa di piccole dimensioni (come dell'avambraccio e del calcagno), con la TAC (a livello delle vertebre lombari) oppure attraverso apparecchiature dedicate, come quelle presenti nello Studio Medico Colombo.
La MOC non necessita di alcuna preparazione specifica e viene eseguita rapidamente.
Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino dove lo strumento di emissione dei raggi X, situato sotto il materassino, è accoppiato ad un braccio mobile che contiene il rilevatore dei raggi, e che scorre lungo il corpo.
Attraverso questo esame, viene misurata la densità minerale di un osso o di una zona circostritta dello scheletro, che sono solitamente la colonna lombare e il collo del femore. La macchina esegue la sua scansione in modo automatico, indicando la BMD (Bone Mineral Density), cioè la densità minerale in grammi per centimetro cubo.
Il computer fornisce due esiti, ovvero il T-score e lo Z-score.
Il T-score è un indicatore della densità minerale relativo all'ipotetico patrimonio massimo di calcio che si ha a 30 anni (è a questa età che si considera che il patrimonio di calcio sia ai suoi livelli massimi, dopo avrà inizio una progressiva diminuzione). Indica la variazione rispetto alla media: la fascia (-1, +1) rappresenta i limiti della media. Sono significativi i valori inferiori a –1, perché indicano un valore di densità minerale che si discosta significativamente dalla media in senso negativo e, quindi, una ridotta mineralizzazione o una vera e propria demineralizzazione. Il T-score è il risultato chiave da tenere maggiormente in considerazione, poiché si tratta di un valore assoluto.
Lo Z-score è un indicatore della densità minerale relativo alle persone di pari età. Indica la variazione rispetto alla media. Anche in questo caso sono significativi i valori inferiori a –1.
A seconda dei risultati si rientra uno dei tre gruppi stabiliti dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità):
1) situazione di normalità
2) osteopenia: impoverimento dell'osso che però non è tale da comportare la condizione di osteoporosi
3) osteoporosi: condizione che comporta un aumento significativo del rischio di fratture).
Per informazioni più dettagliate contattare il numero 06.59.64.99 o scrivere a: info[@]colombolab.com