I ritmi di vita frenetici e la disattenzione alimentare portano ad avere spesso problemi legati alla digestione e all’apparato gastroenterico: sintomi lievi e meno lievi che però influenzano sicuramente le nostre attività di ogni giorno in maniera negativa. Acidità e bruciore di stomaco, gonfiore, cattiva digestione: tutti ne soffriamo saltuariamente e spesso non ci accorgiamo che basterebbe un po’ più di attenzione e prevenzione alimentare per migliorare notevolmente la condizione del nostro apparato digerente e scongiurare problemi più seri.
Il reflusso gastroesofageo
Il reflusso consiste nella risalita del contenuto dello stomaco in direzione dell’esofago, la cui mucosa non è fisiologicamente protetta dall’azione erosiva degli acidi digestivi. In pratica, soprattutto acido e bile passano da un organo all’altro perché la valvola che dovrebbe impedirne il passaggio funziona male. Bruciore localizzato al torace dietro lo sterno, talvolta associato a dolore, e gusto acido-amaro in bocca sono i sintomi più tipici di questo disturbo. Si possono presentare subito dopo i pasti o di notte, quando ci si sdraia, perché la posizione supina favorisce la risalita dei succhi gastrici.
La dispepsia
Il senso di sazietà e ripienezza subito dopo i pasti, il gonfiore, a volte la nausea, l’eruttazione eccessiva, l’alitosi, il fastidio o il dolore continuo o ricorrente all’addome superiore sono i sintomi riferiti da chi soffre di dispepsia e consulta il medico proprio perché “non digerisce bene”. Questi sintomi, che si manifestano in genere dopo i pasti, possono essere riconducibili a molteplici cause come disturbi della motilità dello stomaco, alterazioni della secrezione acida gastrica, cattive abitudini alimentari come pasti poco equilibrati consumati in fretta e masticati poco, ansia e stress.
La gastrite
Se il sintomo più significativo e disturbante delle difficoltà digestive è il dolore, ovvero il “mal di stomaco”, che si manifesta in modo intenso e persistente localizzato nella zona tra lo sterno e l’ombelico e magari si ripresenta anche dopo l’assunzione spontanea di un comune antiacido, è possibile che all’origine vi sia una gastrite. È l’infiammazione della mucosa dello stomaco. In genere i sintomi si avvertono lontano dai pasti (dopo 1-5 ore) e possono essere attenuati magari ingerendo dell’altro cibo, meglio se secco come pane o pasta. Nella maggior parte dei casi, la gastrite è attribuibile all’infezione da Helicobacter pylori, all’azione di farmaci gastrolesivi come gli antinfiammatori non steroidei, a livelli elevati di stress.
Sintomi
- bruciori di stomaco
- rigurgito acido
- eruttazionialitosi
- dolore alla parte alta dell'addome
- senso di digestione lunga e laboriosa
- intolleranza a grassi, fritti, carne e uova
Cause
- uso di medicinali
- helicobacter pylori
- ulcera gastrica (allo stomaco)
- gastriti (infiammazioni della mucosa interna dello stomaco)
- cattiva alimentazione (dieta)
- obesità
- malattia da reflusso gastroesofageo
Indagini ed esami
Effettuare una visita medica specialistica di gastroenterologia e se il medico ritiene opportuno puo’ richiedere alcuni esami diagnostici come la gastroscopia, colonscopia ed ecografia che consentono di ottenere una diagnosi precisa.
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