Il proprio “vestito muscolo-scheletrico”: conoscerlo per curarlo.
Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo eseguito delle sedute di rieducazione posturale, riscontrando degli ottimi benefici. Il segreto affinché questi benefici possano perdurare nel tempo è imparare a conoscere il proprio corpo,
il proprio atteggiamento posturale, i propri punti di tensione che generano i dolori: di questo si occupa la rieducazione propriocettiva singola o in piccoli gruppi. Essa consiste in un ascolto guidato del proprio corpo attraverso gli appoggi sul pavimento o sul muro, e, attraverso dei movimenti insegnati dal fisioterapista, permette la presa di coscienza delle articolazioni e muscoli protagonisti dei movimenti stessi. Il fisioterapista interviene quando vengono messi in atto, da parte del paziente, meccanismi di compenso, e si lavora affinché questi non vengano più adoperati.
Ci sono porzioni del nostro corpo che ignoriamo, muscoli che non utilizziamo come dovremmo, utilizziamo troppo o per nulla, ed è da queste dissinergie, da questi meccanismi compensativi, che nasce il dolore muscolo-scheletrico e di origine posturale.
La respirazione è alla base degli esercizi svolti, di cui sarà importante prendere coscienza per distendere muscoli, che sempre più nella vita di tutti i giorni tendono a irrigidirsi.
Un esercizio post-giornata lavorativa, che ti permetterà di annullare le tensioni muscolari accumulate, per le posture scorrette a cui siamo sottoposti per un tempo prolungato. Ipercifosi dorsale, verticalizzazione della curva cervicale o lombare, asimmetrie del bacino, trocanteriti, tendiniti della spalla, epicondiliti: tutti atteggiamenti posturali che, una volta passata la fase “acuta”, possono essere trattati e controllati da una rieducazione propriocettiva di gruppo mirata.
Il frenetismo dei nostri giorni mette il nostro corpo a dura prova, ma, fermarsi un momento ad ascoltarlo, ci permetterà di conservarlo e curarlo al meglio.
Dr.ssa Antonella Manta
Fisioterapista presso Studio medico Specialistico Colombo