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Test di laboratorio ormai desueto che si eseguiva per dimostrare l’aumentata presenza di proteine nel siero di soggetti con la malattia di Waldestrom ; consisteva nel lasciar cadere una goccia di siero in 10 ml di acqua distillata in un provettone di vetro ed osservando il formarsi di una nube di torbidità che scende verso il fondo.
Vedi reazione di Ghedini
Il testosterone è l’ormone responsabile della differenziazione maschile dei caratteri sessuali, la distribuzione dei peli, la barba, il timbro della voce, la forma dei genitali e la produzione di spermatozoi sono gli effetti principali della sua azione; i testicoli sono gli organi maggiormente responsabili della sua secrezione, ma anche la corteccia surrenalica e l’ovaio sono in grado di produrne. La produzione di testosterone viene influenzata dall’ipofisi mediante l’ormone luteinizzante (LH), che ne stimola la produzione da parte di alcune cellule del testicolo.
Il testosterone circola nel sangue legato a molecole quali l’albumina e l’SHBG, la sua forma non legata, il testosterone libero appunto, rappresenta la quota di ormone immediatamente disponibile per il legame con le cellule bersaglio e rappresenta circa 1% del totale. Il livello ematico di testosterone presenta una variazione pulsatile e circadiana, ossia in relazione con l’alternarsi del giorno e della notte, la sua concentrazione risulta più elevata al mattino.
Viene svolta per identificare le caratteristiche genetiche di un individuo per il sistema HLA (Human Leucocyte Antigens). La caratterizzazione degli antigeni HLA trova applicazione nella medicina legale, nell'associazione HLA-malattie, nella ricerca della compatibilità nei trapianti di organi solidi (rene, cuore, polmoni, cornea, ecc.) e, nei pazienti che necessitano di trapianto di midollo osseo la tipizzazione HLA svolge un ruolo determinante nell'individuazione nell'ambito familiare di uno o più consanguinei HLA-ABC e HLA-DR identici.
Rappresenta un parametro molto utile nella diagnosi di malattie ematologiche e del sistema immunitario. Il distretto maggiormente testato è il sangue periferico i cui linfociti circolanti, oggetto della tipizzazione, possono subire modificazioni a seguito di tutti i processi coinvolgenti il sistema immunitario, come immunodeficienze primitive o secondarie, malattie autoimmuni, neoplasie o malattie infettive virali.
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