La capacità antigenica di questo batterio provoca una reazione immunologica di tipo cellulare ed umorale a livello della mucosa gastrica e del duodeno con produzione non solo di anticorpi di tipo IgG, ma anche e sembra in maniera più precoce , di anticorpi di tipo IgA, che siamo in grado di rilevare nel siero mediante test immunoenzinmatici.
L’HIV è il virus ritenuto responsabile della sindrome dell’immunodeficenza acquisita. Le attuali conoscenze in campo medico ci permettono di stabilire con sicurezza che l’eventuale presenza nel siero di anticorpi anti-HIV indicano l’avvenuto contatto con il virus, ma non con certezza lo stato di malattia. Un paziente con due test successivi positivi con metodi Elisa e con una conferma con la “ Western Blot” deve essere considerato infetto ed in grado di infettare.